Nel 1992, a Roma, alcuni fedeli usavano raccogliersi in preghiera attorno al loro padre spirituale don Leonardo Scarinci, monaco benedettino silvestrino, nella chiesa di S. Stefano Protomartire annessa alla cura generalizia dei Benedettini Silvestrini, dove si conserva una tela raffigurante il Santo Volto di Gesù. La bella icona era retaggio di un culto che in quella sede era andato affievolendosi in seguito al trasferimento di don Ildebrando Gregori che durante il periodo del suo generalato, negli anni 1940-45, fu padre spirituale di suor Pierina De Micheli.
E’ proprio dalle rivelazioni ricevute dall’umile suor Pierina delle Figlie dell’Immacolata Concezione di Buenos Aires da parte di Gesù e di Maria Santissima, nella prima metà del ventesimo secolo, che nasce la nostra devozione al Santo Volto di Gesù.
Don Leonardo Scarinci era stato fedele collaboratore e anche figlio spirituale di don Ildebrando Gregori e aveva ben conosciuto madre Pierina essendo stato dal 1941 al 1945 cappellano dell’Istituto Spirito Santo di cui madre Pierina fu superiora fino alla morte nel 1945. Don Leonardo era testimone privilegiato diretto e indiretto di eccezionali prove di carità e di fede di cui furono protagonisti i due religiosi che avevano fatto della diffusione nel mondo della devozione al Santo Volto di Gesù la principale missione della loro vita.Per le sue virtù eroiche nel 30 maggio 2010 madre Pierina De Micheli è stata proclamata beata e ora è in corso il processo di canonizzazione per il Venerabile don Ildebrando Gregori.
Dalla preghiera fervorosa e costante arricchita dai ricordi e dalle esortazioni di don Leonardo Scarinci, si fece strada tra i fedeli la consapevolezza che la devozione al Santo Volto di Gesù sarebbe potuta rinascere in Santo Stefano per divenire una delle tante strade di cui il Signore si serve per incontrare le anime, assieme alle altre istituzioni che nella Chiesa diffondono la devozione al Santo Volto di Gesù nelle sue varie origini e forme. A tal proposito dobbiamo tanta riconoscenza alle Suore Benedettine Riparatrici del Santo Volto di N.S.G.C (fondate dal nobile abate Gregori) e alle Figlie dell’Immacolata Concezione di Buenos Aires (la Congregazione della Beata Madre Pierina) che ci fornirono le prime medaglie in ottone ed altre leghe pregiate assieme al materiale stampato necessari per la prima diffusione della devozione al S. Volto.
Si decise così di fissare al primo martedì di ogni mese la celebrazione liturgica in onore del Santo Volto per raccogliere almeno una rappresentanza di fedeli, di stampare un opuscolo esplicativo, di far coniare una medaglia in alluminio sul modello voluto da Gesù e approvato da Maria, che fosse bella e a buon mercato così da permetterne una più larga diffusione. In questa decisione fu di sprone la vicenda della Medaglia Miracolosa di Maria che immediatamente dopo il suo primo conio cominciò ad essere liberamente replicata da decine di artigiani, visto che nelle cose di Dio non esiste la proprietà privata. Nel 1993, alla ditta Senesi di Milano fu affidato l’incarico di provvedere alla replica e alla produzione della Medaglia.
Occorrevano alcuni milioni di lire e la Provvidenza, come sempre in questi casi, si manifestò attraverso il contributo di fedeli generosi, della stessa Congregazione Silvestrina, nella persona dell’allora abate generale don Antonio Jacovone, e con quello di Adele, una vecchia perpetua, che sottrasse un milione ai suoi magri risparmi.
Dal primo martedì del settembre 1992 la celebrazione del primo martedì del mese in onore del Santo Volto, in S. Stefano Protomartire, non si è mai interrotta e si inserisce da tempo nel calendario dei tradizionali appuntamenti religiosi romani.